30 settembre 2008

L’ARTE – IL REALE SENSO DELLE COSE –ARTEFIRENZE – PREMIO FIRENZE – LE OFFICINE DEI MERCANTI


Qualche anno fa ero stato alla Fortezza da Basso per una mostra d’arte, collettiva e aperta, più o meno in questo stesso periodo. Era un bazar di quadri ed opere varie che aveva una sua bellezza, pur nella diversità di livello. Veri e propri dilettanti qualche volta, artisti già maturi in cerca di una svolta, artisti affermati . In questa sua molteplicità la mostra era bella, ricca e viva. Ovviamente si pagava caro lo spazio, ma i tempi sono quelli che sono.
Ieri sono invece andato ad Artefirenze che è copia di Arteverona, Artecanicattì, Artemaandòstai…
L’allestimento non era male. Poco il pubblico domenicale.
L’aria che si respirava purtroppo era quella malsana dei mercanti. Parlottavano negli angoli dei soliti argomenti da mercanti; ti presento tizio, scambiamo caio con sempronio, non c’è liquidità…quello ha fatto il botto, i falsi, le autentiche…tutti argomenti che con l’arte non hanno a che fare ma che molto riguardano i soldi.
A questo sconfortante quadro (questo sì che è il vero quadro)si è aggiunto il volantino del Premio Firenze 2008 – XXVI edizione, alimentato da sponsor e contributi nientemeno che di Teatro Verdi, Sdipi Sistemi, Buca Piccolini, Garage Excelsior, Ars Hotels, Pizzeria dè Medici, Officina di S. Maria Novella, Fratelli Piccini, Tira Baralla, Patrocinio Provincia di Firenze, Cassa di Risparmio, Ital Brokers…e non so chi altro.
Sarò io diffidente ma anche questa iniziativa sembra avere poco a che fare con l’arte. Troppi sponsor e troppa gente che paga (tutti praticamente, tranne gli organizzatori).
Faccio l’esempio delle arti visive. Mettiamo che io voglia presentare un quadro. Presento una fotografia dello stesso in doppia copia. Quindi ho bisogno di spendere per uno scatto qualificato. Primo pagamento dell’artista. Il quadro sarà poi pubblicato in un catalogo che mi sarà dato in copia. Il mio nome sarà poi pubblicato in internet su un paio di siti…il tutto per un “modesto” contributo spese di 90€. L’artista paga per la seconda volta. E’ evidente che l’artista, reale centro dell’operazione, è quello che paga di più pur non essendo il ricco della faccenda. Come al solito.
Quello che realmente non va è anche il patrocinio degli enti pubblici che dovrebbero proteggere in qualche modo la cultura, quella vera, se ancora esiste.E invece...

22 settembre 2008

I VENDITORI D'AUTO SARANNO "UMANI"?


Con una diminuzione del fatturato e del venduto a due cifre, diciamo tra il 15 e il 25% ed anche peggio, ti aspetteresti di avere un minimo di peso contrattuale quando vai dal concessionario a trattare il cambio della tua auto. Errore, errore. Pensare di avere il coltello dalla parte giusta solo perché si vogliono spendere 50 vecchi milioni di lire è un’idea stupida.
Si favoleggia di leggi della domanda e dell’offerta. Non è vero niente. Le case automobilistiche, come tanti altri venditori, ci tengono per quelle parti lì, sì quelle dolorose, per cui non se ne parla nemmeno. La regola è la solita, non c’è promozione che tenga, il tuo usato non vale una cicca, i modelli che ti interessano - guarda un po’ - non sono promuovibili o a km.0 o aziendali, non puoi scambiare un usato con un aziendale, ecc. ecc.. Mille regole insomma che non servono altro che a valutare il tuo usato il 25% meno di quel che dovrebbe valere, meno di quel che è già poco, quindi.
L’altra cosa seccante, che probabilmente insegnano con fior di professori alle scuole per venditori d’auto, è la gentilezza indisponibile (quando c’è) nei confronti del cliente. In realtà il venditore è solo un androide quasi acefalo che fa due somme e sottrazioni sulla base di quello che gli ha detto il capo. Pochissimo il margine di trattativa, dell’ordine di qualche centinaio di euro che francamente su almeno 20.000 € fanno la ridicola percentuale dell’1-3%. Ma scherziamo?
Si fa tanto parlare di prezzi, del pane, della pasta, delle filiere…ma del prezzo delle auto e dell’evidente cartello che lo governa e del disprezzo per la specie dei pecoroni acquirenti non ne parla nessuno.
C’è solo da chiedersi come hanno fatto a fallire aziende che commerciavano auto di lusso qui a Firenze e suppongo altrove. Avevano fissato loro tutte le regole e noi avevamo continuato a pagare per anni zitti e buoni. Riuscivano anche a farti sentire piccolo e inadeguato alla BMW o Mercedes che desideravi, pur pagandola profumatamente.
Che altro vantaggio gli ci voleva per presentare un’azienda in attivo a chiusura di bilancio?
P.S. - Tanto per dare l'idea della qualità del servizio che offrono: ho inviato e-mail a 5-6 concessionarie toscane Citroen per dire che veicolo avevo e quale invece desideravo. Nessuna risposta. Ho scritto ai due indirizzi di Autosab a Firenze (Saab, Citroen, Kia). Nessuno dei due indirizzi risultava corretto. Ho chiesto agli stessi di provare una picasso nel we di apertura e non era disponibile. Si commenta da sè.

14 settembre 2008

LIBRI – IGIENE DELL’ASSASSINO – A.Nothomb


Libro Pretextuoso della Nothomb che è ottima redattrice ma non sa proprio dove andare a parare nel complessivo.
Surrealismo da favola alla Ballard, giallo inaspettato e poco convincente, personaggio principale macchietta e femmina vendicatrice. Che ci fanno assieme tutti questi?
Decisamente non si capisce. Forse si tratta di uno dei primi libri dell'autrice.
Il senso delle cose sprofonda in mezzo alle dispute - molto intelligenti - su argomenti stupidi tra due intellettuali perditempo. O forse si tratta di una coppia atipica in fase predivorzio che si affronta con le sciabole verbali. Non saprei cosa dire di peggio. Il nome dello scrittore e personaggio principale è, del resto Pretextat, il che suggerisce subito l'idea. Sono probabilmente da leggere le cose successive e non mancherò di provare con un libro più maturo.

LIBRI - I GIORNI DI CLICHY - H.Miller


Di donna in donna la storia che non c’è si dipana per tutto il libro. Mignotte ed amiche è quasi lo stesso. Due amici per la pelle dividono tutto, anche le croste di formaggio, figuriamoci le donne. La scrittura di Miller c’è tutta ma il libro è un po fiacco.

12 settembre 2008

RISTORANTI - LES PAILLOTES – PESCARA


Martedì di fine luglio. Uno dei migliori allievi di Beck cucina in questo locale di Pescara. Il prezzo dei menu non è folle, il desiderio di provare prevale.
In breve:
positivi-
carta dei vini umana nei prezzi, bottiglie anche a 15-18€, servizio efficiente con qualche buco, trittico di mare molto buono e particolare, tremendo il piatto a 3 comparti in vetro (la temperatura come la mantiene? Infatti non ci riesce. Buono l’altro primo, buoni i dolci, non bellissimi, eccezionale lo sconto praticato senza nemmeno richiederlo, bella vetrata sulla cucina in disordine anche per pochi coperti;
negativi-
i piatti non sono molti, stovigliame e posateria non un granchè, posizione sulla poltrona allungata all’americana, orribile. Servizi igienici puliti ed anonimi, ravioli alla bottarga e paparazze senza carattere, non si sentivano i componenti, solo il pomodoro e un vago sentore di mare, la presentazione dei piatti non è particolarmente curata, il personale trasmette ansia (direttore poco rassicurante?) Locale esteticamente terribile, las vegas a Pescara. Quadri di Goaguin, riproduzioni, soffitti stellati, specchi, africa ed oriente, parquet banale, molti soldi buttati…, la pizzeria semivuota, pizzaiolo scadente? Prezzi troppo alti? Sherry di accompagnamento alla tazzina al cioccolato probabilmente aperto da qualche giorno, scarsa presentazione dei vini, difficoltà a consigliare.
Tornare? Non saprei, c’è più di qualcosa che non va.

11 settembre 2008

RISTORANTI BAR - GHINE’ CAMBRI’ – LIVORNO

Tempo perso ieri sera al ristorante. Nonostante gli auspici del gambero rosso non è che sia andata bene.Conto ordinario per 2 sui 55€ con una bottiglia a 15€.
Spaghetti pomodoro e delizia di mare a livello di self service ikea con pasta poco cotta.Gnocchi al pesto pomodorini e moscardini non male ma sapori eccessivi. Tagliata al lardo gommosa e filacciosa, forse non cotta adeguatamente. Grigliata di verdure troppo “grigliata”.Da dimenticare.
Il prezzo della fiorentina era buono, 3€ per etto…forse con la carne va meglio che col pesce. Andrebbe fatto un tentativo.
Servizio di gran fretta, eppure era mercoledì.
Il posto ha una bella veranda sul retro.

04 settembre 2008

CHIETI – PAPUASIA – PER QUALCHE ASPETTO SI’


Quella delle ambulanze e del trasporto malati è sicuramente una vergogna per la città. Mi dicono che il volontariato quasi non esiste e questa può esserne una ragione. Certo è che se cerchi un’ambulanza o spendi somme importanti con i privati o ti arrangi o rinunci.
Fatto sta che delle poche organizzazioni in funzione sono riuscito a contattare solo la CRI con un numero di cellulare rimediato fortunosamente chiamando il 118. le altre organizzazioni o non rispondono o ti piantano un fax nell’orecchio.
In questa settimana di agosto inoltrato si è aggiunta la circostanza, così mi è stato detto, che la CRI è impegnata con le sue 3 ambulanze perché ci sono i Giochi del Mediterraneo.
Per cui, cari utenti, arrangiamoci.