
Qualche anno fa ero stato alla Fortezza da Basso per una mostra d’arte, collettiva e aperta, più o meno in questo stesso periodo. Era un bazar di quadri ed opere varie che aveva una sua bellezza, pur nella diversità di livello. Veri e propri dilettanti qualche volta, artisti già maturi in cerca di una svolta, artisti affermati . In questa sua molteplicità la mostra era bella, ricca e viva. Ovviamente si pagava caro lo spazio, ma i tempi sono quelli che sono.
Ieri sono invece andato ad Artefirenze che è copia di Arteverona, Artecanicattì, Artemaandòstai…
L’allestimento non era male. Poco il pubblico domenicale.
L’aria che si respirava purtroppo era quella malsana dei mercanti. Parlottavano negli angoli dei soliti argomenti da mercanti; ti presento tizio, scambiamo caio con sempronio, non c’è liquidità…quello ha fatto il botto, i falsi, le autentiche…tutti argomenti che con l’arte non hanno a che fare ma che molto riguardano i soldi.
A questo sconfortante quadro (questo sì che è il vero quadro)si è aggiunto il volantino del Premio Firenze 2008 – XXVI edizione, alimentato da sponsor e contributi nientemeno che di Teatro Verdi, Sdipi Sistemi, Buca Piccolini, Garage Excelsior, Ars Hotels, Pizzeria dè Medici, Officina di S. Maria Novella, Fratelli Piccini, Tira Baralla, Patrocinio Provincia di Firenze, Cassa di Risparmio, Ital Brokers…e non so chi altro.
Sarò io diffidente ma anche questa iniziativa sembra avere poco a che fare con l’arte. Troppi sponsor e troppa gente che paga (tutti praticamente, tranne gli organizzatori).
Faccio l’esempio delle arti visive. Mettiamo che io voglia presentare un quadro. Presento una fotografia dello stesso in doppia copia. Quindi ho bisogno di spendere per uno scatto qualificato. Primo pagamento dell’artista. Il quadro sarà poi pubblicato in un catalogo che mi sarà dato in copia. Il mio nome sarà poi pubblicato in internet su un paio di siti…il tutto per un “modesto” contributo spese di 90€. L’artista paga per la seconda volta. E’ evidente che l’artista, reale centro dell’operazione, è quello che paga di più pur non essendo il ricco della faccenda. Come al solito.
Quello che realmente non va è anche il patrocinio degli enti pubblici che dovrebbero proteggere in qualche modo la cultura, quella vera, se ancora esiste.E invece...